Sirmione è una bellezza che sorprende e riempie gli occhi, è un delicato equilibrio tra acqua e terra, tra natura e architettura intersecate a ogni passo dall’arte e dalla storia.
Conduciamo i nostri clienti a sorprendersi davanti a scorci sconosciuti, ad angoli poco battuti, a sfumature e atmosfere che sarebbe difficile trovare o a volte semplicemente solo cogliere senza sapere dove cercarli: non a caso, forse, Sirmione è chiamata la “Perla” del Garda, perché come ogni gioiello nascosto ha bisogno di essere scoperta nei suoi dettagli più suggestivi e profondi per conoscerla e apprezzarla appieno, andando oltre l’incanto degli occhi.
L’Hotel prende il nome da uno dei personaggi simbolo di Sirmione: il poeta romano Catullo, vissuto pochi decenni prima dell’anno 0 e famoso per i suoi tormentati e appassionati versi rivolti all’amata Lesbia.
Come ricordano nel proprio nome le Grotte di Catullo, collocate sulla punta della penisola di Sirmione, in questi luoghi doveva sorgere la villa del padre del poeta latino.
A ricordo di questo stretto legame, le composizioni più significative di Catullo, come quelle che descrivono la città e il suo paesaggio, sono riprese con alcuni brani negli affreschi presenti su diverse pareti dell’albergo, mentre la sua effigie è osservabile qua e là in vari punti dell’architettura, richiamando il gusto classico delle epoche antiche.